domenica 11 settembre 2016

Le ali della libertà

Nel film "Le ali della libertà" (titolo originale The Shawshank Redemption, tratto da un racconto di Stephen King), il protagonista, Andy Dufresne, si trova condannato a due ergastoli per l'uccisione della moglie e del suo amante; Andy si dichiarerà sempre innocente, ma nessuno gli crederà.
Ad un certo punto, ad Andy viene assegnata la gestione della biblioteca del carcere, e per poterla ampliare, decide di scrivere tutte le settimane una lettera al Senato per poter ottenere dei fondi.
Ed è quello che riesce a fare, dopo molto insistere.
Alla fine, per una fortuita circostanza, si scoprirà che Andy è veramente innocente, come ha sempre sostenuto, ma il direttore del carcere, per interessi personali, gli impedirà di poterlo provare.
Ma questo non basta ad Andy per spegnere il suo desiderio di Libertà e la sua Speranza, e una notte, dopo aver programmato e organizzato la sua fuga per anni, riesce ad evadere.

Perché racconto questa storia (a tutti senz'altro nota)?
Primo, perché in qualche modo sono in molti oggi, da innocenti, a vivere in una specie di carcere. E io mi sento tra questi.
In secondo luogo, perché ho deciso anch'io, come Andy, nell'attesa di riuscire ad evadere, di scrivere una lettera a settimana al Parlamento, attraverso questo blog; non per ottenere dei libri per una biblioteca (progetto che voglio realizzare anch'io, ma con le mie forze), ma per raccontare un po' di questo carcere, della sua vita.
I destinatari diretti di questo blog, saranno quindi i politici italiani; ma per semplice fatto che loro, in questo carcere, sono i carcerieri.
Il carcere di cui voglio parlare, infatti, è lo stato italiano.
Il vero destinatario di queste pagine sarà invece chiunque abbia a cuore la Libertà e la Giustizia.

Questo blog ha uno scopo, dimostrare questa tesi: lo stato è una associazione a delinquere.
Sempre? chiederà subito qualcuno. In ogni luogo? In ogni tempo? Forse no.
Ma affinché lo stato sia qualcosa di diverso da una comune associazione a delinquere, anzi, da una associazione a delinquere sicuramente fuori dal comune, deve sicuramente rispettare concretamente alcuni requisiti. E vedremo quali. Cercheremo di stabilire quali.

Vedremo quali sono i principali delitti commessi da questa associazione a delinquere.
Vedremo quali sono i responsabili di questi delitti, i complici e i mandanti.

Quest'ultimo punto è molto importante.
L'anti-politica è diventata molto di moda oggi in Italia, e non saranno pochi quelli che, a questo punto, avranno già condiviso la tesi di questo blog, ma vorrei fare una precisazione.
Molti credono di poter fare una chiara e netta distinzione tra lo "stato ladro" e... loro.
Io credo molto meno a questo confine, e in quelli che spesso si mettono tra gli 'onesti', pronti a condannare le azioni dello stato, a criticarlo, a lamentarsi per il suo operato, io spesso non ritrovo altro che i mandanti di tali azioni.
Le elezioni, del resto, non sono solo un sondaggio d'opinione; servono per ottenere dallo stato qualche 'servizio', spesso criminale. E in questo modo andrebbero trattati tali 'servizi', indicando responsabili e mandanti.

Ma cosa fare di fronte ad uno stato criminale? Questa è la questione più importante.
Io credo, quello che si può fare di fronte a qualsiasi crimine commesso con violenza: o cedere o ribellarsi. Rifiutare di stare 'al gioco' dello stato, cercare di ottenere Giustizia in tutti i modi possibili, cercare sempre di essere Liberi.
In una parola, disobbedire.
Questo blog, quindi, sarà un elogio della disobbedienza; e cercherà di discutere e organizzare gli strumenti che la disobbedienza offre.

Al vero destinatario di questo blog, colui che ha a cuore la Giustizia e la Libertà, dovrebbe interessare in modo particolare questo scopo pratico.
Perché non basta dirsi diversi dallo stato, dire che non si ha nulla a che fare con le sue malefatte. Bisogna dimostrarlo.
E lo si può dimostrare solo se, nei fatti, si fa tutto il possibile per combattere l'Ingiustizia, si fa tutto il possibile per difendere la Libertà, di tutti, in tutto.
Non mi faccio illusioni circa l'interesse che i diretti destinatari di questo blog, i politici, potranno avere per queste pagine, ma, se qualcuno di loro dovesse decidere, a sua volta, di scrivermi, anche solo per criticare le mie tesi, ogni lettera verrà pubblicata, riservandomi di rispondere, ovviamente.

Non mi faccio nemmeno illusioni su quanto si potrà ottenere, con le mie parole.
Probabilmente non cambierà nulla nella vita di questo carcere.
Ma ogni storia merita di essere raccontata, fosse anche soltanto una storia criminale.

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